Si è svolto a Verona il Festival della Dottrina Sociale che quest’anno ha aperto i lavori il 21 novembre con sessioni e incontri fino al 24 novembre. Centinaia le testimonianze che hanno animato la nona edizione del Festival che si è aperta con il videomessaggio di Papa Francesco. “Esser pronti: polifonia sociale” è stato il tema che ha fatto da filo conduttore alle giornate. A dare lustro alla manifestazione le numerose personalità giunte a Verona per dare il loro contributo e la loro idea di economia, famiglia, rilancio del Paese, integrazione sostenibile e corretta gestione del bene comune. Con un occhio attento alla geopolitica internazionale, ai conflitti in Medio Oriente ma anche di temi più concreti e vicini a noi.
Tra i relatori presente anche Claudio Papa della Dolcemaro, proprietario dei brand Papa Confetti e Cuorenero e dell’azienda Nutfruit Italia, che è intervenuto all’incontro “Cambiare il modo di fare impresa”, cui hanno partecipato anche Mauro Magatti, professore Ordinario Università Cattolica del Sacro Cuore, Marco Bartoletti di BB S.p.A., Enrico Montanari di Montanari Costruzioni S.r.l, Marco Ottocento di Valemour e Filippo Cantoni di Toscolano 1381.
Claudio Papa, impegnato nella valorizzazione della filiera mandorlicola nel Sud Italia, ha raccontato il suo progetto innovativo nella piccola Troina, in provincia di Enna, dove è stata costituita la prima società consortile con lo scopo di incrementare la produzione delle mandorle, grazie alla disponibilità di privati e della Chiesa. “Qui, al festival della Dottrina Sociale, si parla di come rimettere l’uomo al centro, ma anche di ricchezza sociale, di corretto utilizzo dei beni e di salvaguardia della Terra – ha detto Claudio Papa – In quest’ottica di arricchimento ho voluto portare la mia esperienza e il mio progetto nato dalla collaborazione con Don Basilio. E’ stato lui a organizzare i miei tour in Sicilia, facendosi mio garante e permettendomi di illustrare il mio progetto di mandorlicoltura sul territorio. Ad oggi possiamo dire che sono stati piantati già 10 ettari ed entro il 2020 saranno 30 in totale su una zona che in passato era piena di mandorle. Un esempio virtuoso che ha visto la figura ecclesiale rendersi collante tra me e il territorio di Troina”.