Dar vita a una filiera per la produzione di mandorle con la conseguente realizzazione di impianti di produzione in tutta la Locride. Questo il focus dell’incontro che si è svolto all’agriturismo Modì, a Locri, che ha ospitato – in occasione di un tour calabrese organizzato dalla Regione Calabria – il terzo produttore nazionale di confetti Claudio Papa della Dolceamaro, recentemente insignito dell’onorificenza di Ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana. L’incontro è stato organizzato dal direttore del dipartimento agricoltura della Regione Calabria Giacomo Giovinazzo e dal presidente del “GAL Terre Locridee” Francesco Macrì.
Dopo un excursus sull’attuale situazione del mercato internazionale della produzione della mandorla, si è parlato anche dei cambiamenti che si stanno verificando nell’agroalimentare, come la necessaria riduzione dei trasporti merci per le nuove norme rispetto all’inquinamento. Obiettivo del tour è quello di creare filiere di produzioni di mandorle nelle regioni del sud. Lo stesso Papa – proprietario dell’azienda agricola Nutfruit, nata nel 2013 con l’obiettivo di sviluppare la coltivazione della mandorla in Molise per la produzione di confetti – si è reso disponibile ad acquisire una produzione di almeno 500 ettari in modo da poter realizzare un impianto di conferimento. All’evento è intervenuto il sindaco di San Luca, Bruno Bartolo, che ha chiesto la possibilità di attivare un progetto sociale dove coinvolgere giovani del suo paese visto che il comune da lui amministrato possiede circa 100 ettari particolarmente vocato.
“Stiamo mettendo a punto un’idea progettuale importante: il signor Papa è venuto a trovarci nella Locride e con lui abbiamo discusso della costituzione di una filiera della mandorla nell’area della Locride ma anche nella zona Tirrenica, luoghi vocati alla coltivazione di questo frutto – spiega Rosario Previtera, agronomo, consulente filiere agricole per i Gal e presidente di Rete Imprese Lykion per la filiera multiregionale del Goji italiano – .Questa idea sta riscontrando già l’interesse di molti, sia come Gal che liberi professionisti. Il nostro obiettivo è quello di iniziare un’azione di animazione territoriale per poi produrre una manifestazione di interesse per capire chi sono gli imprenditori interessati. Stiamo cercando inoltre di coinvolgere anche il Parco regionale dell’Aspromonte dove vi sono diversi ettari di mandorleti”.
Presente all’incontro anche Rosario Vladimir Condarcuri, addetto alla comunicazione del Gal Terre Locridee: “Un tempo le nostre campagne erano un paradiso terrestre e i nostri contadini avevano un sapere unico che è andato via via disperso. Ma non tutto è perduto. Sempre più nel mondo si stanno diffondendo nuove idee di sviluppo che sembrano dire a noi della Locride “il futuro è nelle vostre mani. È il caso di una proposta operativa formulata a Locri legata alla nascita di una filiera per la produzione di mandorle”.
In Italia, secondo i dati dello scorso anno, uno dei frutti a guscio più venduti è stata appunto la mandorla. Dall’analisi dei dati raccolti dall’Osservatorio Immagino Nielsen Gs1 Italy su 64.800 prodotti alimentari confezionati e venduti nella Gdo, il 2018 è stato l’anno della mandorla. Questo frutto ha fatto registrare una crescita del 7,7% nelle vendite, generando maggiori ricavi per la grande distribuzione. Oggi il settore della frutta a guscio si può considerare in grande fibrillazione e in grande rilancio, motivo per il quale è importante conoscere e valorizzare le nostre produzioni. In tal senso, è stato istituito lo scorso maggio il tavolo ministeriale della frutta in guscio Made in Italy, con riferimento a nocciole, pistacchi, mandorle, noci, castagne. Il documento ufficiale del Mipaaft si pone la mission di fare uscire questo prodotto dall’anonimato, promuovendo la produzione nei territori vocati e spingendo sul binomio agricoltura d’eccellenza e turismo.